Quando pensate ad una start-up in un Paese straniero o state definendo una relazione strategica con un’azienda estera, avete mai pensato a come le differenze culturali possano influenzare il risultato della vostra scelta?
Oppure siete convinti che, alla fine, siamo tutti uguali?
Chi ha avuto esperienze professionali all’estero sa bene quanto la cultura del luogo in cui ci si trova sia da conoscere, per poter interagire al meglio con le persone ed i colleghi del posto.
Sapere e capire come le persone reagiscono differentemente ad un complimento, ad un commento o magari ad un rimprovero in Asia piuttosto che nell’est Europa è sotto molti aspetti sorprendente, oltre che affascinante.
Ma soprattutto utile.
Avviare una nuova start-up in un Paese straniero, rilanciare all’estero una realtà produttiva o aiutare un’azienda ad affacciarsi in un determinato nuovo mercato non è solo questione di mera espansione, né di tecniche che possano valere allo stesso modo ovunque.
Ci sono aspetti da tenere in considerazione che vanno dalla legislazione alle tradizioni, dal tessuto sociale alle credenze religiose, fino alla percezione che i diversi popoli hanno del potere, o comunque di coloro che occupano posizioni di comando.
Consideriamo ad esempio, all’interno di una azienda, le diverse interpretazioni che ognuno, nel proprio ruolo, potrebbe dare a un’espressione come “crescita aziendale”.
Per l’amministratore delegato potrebbe significare “un aumento dei profitti”; per il direttore marketing “essere leader di mercato”; per il direttore del personale “ottimizzare l’organizzazione aziendale”; per un operaio “la sicurezza del posto di lavoro”.
Ma in un altro Paese sarebbe lo stesso? Ogni parola viene contestualizzata sulla base delle proprie mappe mentali, della propria cultura, appunto, e quindi di come ci approcciamo alla realtà che ci circonda.
È impensabile creare una strategia vincente senza considerare questi aspetti.
È indispensabile trovare nuove chiavi di lettura per aggirare i limiti della globalizzazione emersi negli ultimi decenni, facendo propria la consapevolezza che il mondo di oggi è sì tutto connesso, ma fatto sempre di tante realtà e culture molto diverse fra loro.
E se una volta si poteva pensare, progettare e produrre un prodotto in un singolo Paese, adesso si è parte di un mosaico molto più variegato che rende il tutto ancora più complesso.
La comprensione e la consapevolezza delle differenze culturali dev’essere considerata come un aspetto primario.
Questa è una delle principali chiavi di successo operando su mercati internazionali.
Non siamo tutti uguali.
Se volete approfondire l’argomento, non esitate a contattarci.